Monsignor Marcel Lefebvre
VI TRASMETTO QUELLO CHE HO RICEVUTO
Tradizione perenne e futuro della Chiesa
pp. 256 – € 18,80
ISBN 978-88-7198-601-2
Le argomentazioni, le vicende e la storia personale di monsignor Lefebvre non sono sovrapponibili a quelle di nessun altro pastore o teologo di questi ultimi cento anni. Ma questo fatto è tanto più significativo poiché dimostra quanto fu miope ridurlo in una sorta di riserva dove si pensava che il tradizionalismo sarebbe andato a morire… Tanto più quando la scomunica latæ sententiæ colpì nel 1988 il vescovo francese, monsignor Antonio de Castro Mayer e i quattro vescovi da loro consacrati al fine di garantire la sopravvivenza della Fraternità San Pio X… Ora, non si può tacere che due degli atti più importanti del pontificato di Benedetto XVI siano il motu proprioSummorum Pontificum, con cui ha ridato cittadinanza alla Messa in rito antico, e la revoca del decreto di scomunica. Due atti voluti dal Papa a costo di drammatiche e prevedibili reazioni. Due atti che, anche in virtù della loro eccezionalità, costringono chiunque a leggere in nuova chiave la vicenda di monsignor Marcel Lefebvre… In altre parole, anche se fra certo episcopato, a fronte dei segnali provenienti da Roma, circola il timore di un «virus tradizionalista inarrestabile», è giunto il momento di considerare questo «fenomeno» per ciò che è sempre stato: pensiero cattolico. Lo devono fare i progressisti, lo devono fare molti conservatori. E perfino certi «tradizionalisti».
(Dalla Prefazione di A. Gnocchi e M. Palmaro)