Sergio Cigada
(A cura di)
IL SIMBOLISMO FRANCESE
La poetica, le strutture tematiche, i fondamenti storici
pp. 432 – € 18,08
ISBN 88-7198-146-4
La scuola poetica sviluppatasi in Francia nella seconda metà dell’Ottocento e che va, alternativamente, sotto il nome di Simbolismo o Decadentismo, rappresenta il più importante movimento letterario dell’età moderna, e la matrice di gran parte della letteratura e di larghi spazi dell’antropologia del nostro secolo.
Fu la pubblicazione di Fleurs du Mal di Charles Baudelaire, nel 1857, a gettare le fondamenta della nuova cultura – le cui linee di sviluppo dovevano da una parte produrre le forme tecniche fondamentali del lirismo moderno (l’ermetismo, il verso libero), dall’altra proporre le tematiche dell’irrazionalismo artificiale (dal culto degli interni ai Paradisi artificiali degli stupefacenti, dalle perversioni sessuali a occultismo, onirismo e magia).
L’ampiezza stessa del fenomeno culturale che progressivamente pervase di sé le arti figurative, il teatro, la narrativa, la musica, l’arredamento, ne rende incerti i confini, e problematica una definizione e di tale problematicità l’esempio più evidente è proprio l’oscillazione terminologica fra il nome Decadentismo (che privilegia, in qualche modo, le tematiche erotiche e demoniache, Thanatos e l’irrazionalismo infero della scuola) e quello di Simbolismo, che privilegia la concezione dell’atto poetico come intuizione della trascendenza, l’estetica orfica visionaria. Di queste problematiche si è fatto carico il Congresso svoltosi presso l’Università Cattolica di Milano nei giorni 28 febbraio e 1-2 marzo 1992, che raccogliendo i più illustri specialisti italiani della materia ha dato luogo probabilmente al più ampio e organico dibattito su questo argomento, relativo sia alle origini storiche, sia all’intrinseca definizione dei caratteri ideologici, tematici e formali di questa scuola: congresso di cui sono qui raccolti gli atti.