Marco Fini – Franco Giannantoni
LA RESISTENZA PIU’ LUNGA
Lotta partigiana e difesa degli impianti idroelettrici in Valtellina: 1943-1945
Presentazione di Arturo Colombo
pp. VIII + 562 – € 25,00
Più 24 pagine di ill. fuori testo
ISBN 978-88-7198-556-5
La Resistenza in Valtellina ha avuto un duplice volto, espressione della contraddizione che spesso si è manifestata nella lotta partigiana. In questa terra di confine ha assunto però aspetti particolari per la presenza dei maggiori impianti idroelettrici italiani fra il triangolo industriale e la Svizzera, punto di riferimento del capitale internazionale.
La Resistenza in bassa valle fu egemonizzata dal Pci, votata ad una lotta aspra contro i nazifascisti e i nemici interni (i dissidenti ed i liberali), arretrata nella cultura politica e nella strategia generale, estranea ideologicamente alle tradizioni politico-culturali locali.
La Resistenza dell’alta valle fu articolata e contraddittoria nelle sue componenti: da quella liberal-democratica di “Giustizia e libertà”, espressione del Partito d’Azione formata da elementi in gran parte indigeni, a quella cattolica, moderata e attendista, a quella maggiormente compromessa con gli interessi della conservazione monarchico-badogliana, ispirata dai servizi segreti del governo del Sud e collegata a quelli angloamericani.
La Resistenza in questa terra fu una delle più lunghe e delle più ricche di motivazioni strategiche, un vero laboratori per la futura Italia.
Oltre ad una ricostruzione delle diversità delle forze combattenti e delle “logiche politiche” che permisero il salvataggio degli impianti idroelettrici (argomento tabù per la letteratura resistenziale, ugualmente disturbante per la sinistra e per la destra), da cui emerse come vincente l’accordo fra l’Italia moderata ed il grande capitale multinazionale, il volume raccoglie le “voci” dei maggiori protagonisti, un’appendice documentaria e numerose immagini fotografiche dell’epoca.