George Sergeant Snyder
LE MAPPE DELLA VOLTA CELESTE
pp. 144 – € 43,90
Cartonato
Volume di grande formato: cm 30 x 38
Illustrato
ISBN 88-7198-002-5
Da quando ha cominciato a volgere lo sguardo al cielo, l’uomo è rimasto affascinato dall’immensità della volta siderea. I movimenti del Sole e della Luna, i pianeti visibili e la miriade di stelle del cielo notturno hanno rapito l’immaginazione sia di artisti e scienziati, poeti e preti, che di studiosi e contadini. Studiando i fenomeni delle sfere celesti, l’uomo ha tentato di spiegare non solo le sue osservazioni, ma ha anche cercato nei cieli le risposte ai quesiti sul senso della vita e sul suo ruolo nell’universo.
In Le mappe della volta celeste, George Snyder narra la fascinosa storia della cartografia dei cieli offrendo splendide immagini di stelle e pianeti cui affianca una narrazione cattivante e puntuale sugli eventi e sui cartografi, autori di opere d’arte splendide e talvolta anche funzionali.
Grazie alla primordiale scienza dell’astronomia – per centinaia d’anni confusa con la pseudo-scienza dell’astrologia che cercava di predire il destino degli uomini e delle nazioni raccogliendo informazioni sul comportamento dei corpi celesti – i sommi sacerdoti di Babilonia e di altre antiche civiltà registrarono centinaia di osservazioni celesti che fornirono le basi per la scienza moderna. Queste osservazioni hanno indissolubilmente legato lo scienziato all’artista nella creazione di immagini che, come per le mappe della terra sottostante, tracciarono con il colore e il disegno, la longitudine e la latitudine gli spazi della volta celeste. Eppure per tracciare i cieli non vennero effettuati viaggi, né si approntò una flotta e nessun esploratore ritornò da luoghi ignoti. Le mappe dei cieli furono il prodotto di viaggi dell’immaginazione, limitata soltanto da ciò che l’uomo riusciva a vedere con i propri occhi. Attingendo alla propria religione, storia, leggende e fantasie, lo scienziato-artista realizzò immagini che avrebbero indicato le posizioni degli astri nel cielo. Questi gruppi di stelle – costellazioni – non solo determinavano con esattezza i pressoché infiniti punti luminosi della volta celeste, ma alludevano al significato recondito e al potere dei cieli. Le raffigurazioni dello zodiaco e delle costellazioni degli emisferi settentrionale e meridionale infittirono le carte dei cieli con fantastiche rappresentazioni di animali ed eroi mitologici, divinità e draghi, vascelli e serpenti che variavano da cultura a cultura e a seconda del ciclico divenire del pensiero umano.