Michel De Montaigne
DELLA VANITÀ
pp. 128 – € 8,00
In quest’opera, il termine vanità non viene utilizzato con l’accezione negativa che possiede oggi, ma in quello etimologico di caducità, inutilità. Coscienza incatenata alle cose ma al contempo libera, quella di Montaigne si apre agli oggetti esterni e allo stesso tempo se ne sente estranea. Siamo, dice l’autore, interessati a un mondo di cui non possediamo la chiave, continuamente oscillando tra noi stessi e ciò che ci circonda: la vanità non è altro che il tessuto di questa oscillazione. Con un processo di associazione, parlando dei suoi viaggi, di donne, del suo scrivere e dei suoi interessi, l’autore ci dà conto di questo nulla che ci circonda proprio mentre sottolinea gli aspetti piacevoli della vita, insegnandoci che ogni verità si contraddice, arrivando alla conclusione che la contraddizione è verità.