SUGARCO EDIZIONI

Oltre sessant’anni di intensa attività editoriale che spazia dalla sociologia alla psicanalisi, alla psicologia, psicoterapia, spiritualità, storia, salute, narrativa…

Nella nostra vasta, differenziata e accurata produzione libraria trovano puntuale espressione i grandi temi della convivenza civile: droga, identità di genere, pedofilia, famiglia, promozione sociale, religione, fondamentalismo…

La nostra storia

La Sugarco Edizioni nasce nel 1957 a Milano in Galleria del Corso. I fondatori sono gli allora ventenni Massimo Pini e Piero Sugar.

Inizialmente si rivolge alla narrativa con autori quali Samuel Beckett (Premio Nobel per la Letteratura 1969), Arthur Miller, Alberto Bevilacqua. Amplia quindi l’offerta editoriale con alcune fortunate iniziative come la collana di guide Italia Misteriosa, la pubblicazione delle opere complete di Wilhelm Reich (L’assassinio di Cristo; Analisi del carattere; Etere, dio e diavolo; La biopatia del cancro…) e le più significative di György Lukács (Storia e coscienza di classe) e, soprattutto, con il lancio di un autore come Peter Kolosimo, che vince nel 1969 il Premio Bancarella e diventa uno degli autori più venduti in Italia e all’estero. Si afferma così la collana Universo Sconosciuto che annovera oltre un centinaio di titoli con autori quali Massimo Inardi, David Davenport, Roberto Volterri, Erich von Däniken, Peter Tompkins, Philipp Vandenberg…

Gli anni Settanta vedono il potenziamento della saggistica politica. Escono le memorie di Kruscev (Kruscev ricorda) e quelle di Kissinger (Gli anni della Casa Bianca e Anni di crisi), i Diari di Nenni, la Storia della rivoluzione russa di Lev Trockij, le Memorie di Andrej Sacharov (Premio Nobel per la Pace 1975) e vari testi di Bettino Craxi. Sempre negli anni Settanta nasce la collana tascabile TASCO, in cui trovano posto, tra l’altro, le opere di William Burroughs (Ragazzi selvaggi; Il pasto nudo; Porto dei santi; Nova express; Il biglietto che è esploso…), Hermann Hesse (Francesco d’Assisi; L’azzurra lontananza; Amicizia; Demian; Sotto la ruota; Racconti indiani; Viaggio in India…), Jack Kerouac (Libro dei sogni; Tristessa; Viaggiatore solitario) e Charles Bukowski, fatto conoscere in Italia proprio dalla Sugarco (Factotum; Donne; Post office; Storie di una vita sepolta; L’ubriacone; Notte imbecille; Non c’è niente da ridere; Nato per rubare rose…). Del 1974 è la prima uscita di Confesso che ho vissuto, di Pablo Neruda (Premio Nobel per la Letteratura 1971), cui seguiranno Per nascere son nato; Fiume invisibile e Canto generale.

Si impone la collana di saggistica ARGOMENTI con l’inclusione di autori di rilevanza mondiale come Leszek Kolakowski (Nascita, sviluppo, dissoluzione del marxismo; Lo spirito rivoluzionario…), Agnes Heller (Ungheria 1956; Apocalisse atomica: il movimento nucleare e il destino dell’Occidente), Marshall McLuhan (Il villaggio globale; La sposa meccanica; L’uomo e il suo messaggio; Dal cliché all’archetipo….), José Ortega y Gasset (Un’interpretazione della storia universale; Aurora della ragione storica; Il tema del nostro tempo; Metafisica e ragione storica; Meditazioni sulla felicità…), Guy Rocher (Introduzione alla sociologia generale, tuttora libro di testo fondamentale per le facoltà di sociologia), Marcello Veneziani (La rivoluzione conservatrice in Italia), Martin Heidegger (Che cosa significa pensare?), Otto Rank (Il doppio; La figura del Dongiovanni; Il trauma della nascita; Il tema dell’incesto…).

Nasce la collana LE NUOVE SPIRITUALITÀ, diretta da Massimo Introvigne (Il cappello del mago; Le nuove religioni; L’eredità di Benedetto XVI; Il segreto di papa Francesco), cui si affiancano un pregnante studio di Antonio Socci (La dittatura anticattolica) e le opere di Vittorio Messori come Pensare la storia, Emporio cattolico, La sfida della fede, Le cose della vita, La luce e le tenebre che costituiscono una riconosciuta enciclopedia dell’apologetica cattolica.

Grande rilevanza assume quindi per la Sugarco Padre Livio Fanzaga, direttore dell’emittente radiofonica Radio Maria. Alcuni dei suoi oltre cinquanta titoli pubblicati sono diventati degli autentici best seller (Il Falsario; Pellegrino a quattroruote sulle strade d’Europa; La Donna e il drago; Perché credo a Medjugorje; I dieci comandamenti…).

In campo narrativo si segnala la pubblicazione per la prima volta in Italia di uno dei maggiori scrittori di lingua tedesca, Martin Walser (Morte di un critico; L’istante dell’amore; Un uomo che ama; Una zampillante fontana; I viaggi di Messmer; La cavalcata del sangue) che va ad affiancare la corrente produzione letteraria di autori quali Paolo Barbaro, Carlo Napoli, Paolo Gulisano, Ania Golędzinowska, Massimo Zaninelli